500 ANNI GR

Le Eccelse Tre Leghe, l’unione per l’indipendenza

500 anni dal Patto solenne grigionese e dal primo articolo di Ilanz, pietre miliari per la nascita del Canton Grigioni

  • 4 aprile, 06:00
  • 22 aprile, 17:50
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La lettera dell'accordo grigione del 1524.

  • Sito ufficiale del Canton Grigioni, 500.gr.ch
Di: Elizabeth Camozzi

Il 23 settembre 1524, apponendo dei sigilli sul Patto federale, le Tre Leghe posarono quella che, figurativamente, fu la prima pietra su cui si poggia l’odierno Cantone dei Grigioni. Un Patto generale che per la prima volta includeva tutti i Grigioni, ossia i Comuni giurisdizionali di tutte e tre le Leghe, e da quel momento, con l’ausilio di una Carta costituzionale comune, prese il via il “Libero Stato delle Tre Leghe”: una sorta di Stato federale nel quale i Comuni giurisdizionali disponevano di ampia autonomia, e ciò sino al 1799 quando venne poi trasformato in “Canton Rezia” come parte della Repubblica elvetica e infine, nel 1803, in Cantone dei Grigioni come parte della Confederazione svizzera.

Un momento talmente solenne (non solo nella storia cantonale, ma anche in quella di tutta la Svizzera), che il motto scelto per le celebrazioni del 2024 recita “Tre Leghe per la vita”, sotto il cui cappello su tutto il territorio retico nell’anno giubilare si tengono diverse manifestazioni, prime tra tutte le cosiddette Giornate delle Leghe nei luoghi storici di Coira, Davos e Ilanz (ossia dove tradizionalmente si tenevano le Diete generali delle Tre Leghe), che si traducono in feste popolari con l’intento però di far riflettere su temi centrali quali la sovranità, la legge, la sicurezza, la fede, la solidarietà, l’educazione e via di seguito; sono poi previsti anche simposi, una mostra itinerante, così come concorsi speciali rivolti soprattutto ai giovani (poetry slam-contest) per incoraggiarli a confrontarsi con il Canton Grigioni e soprattutto con la sua longeva storia.

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Le tre Leghe, suddivisione nel territorio grigione.

Un’identità resiliente quella dello Stato retico, risalente già alla seconda metà del XIV secolo con la nascita della Lega Caddea e della Lega Grigia, e dal Quattrocento completata dalla Lega delle Dieci Giurisdizioni, divenendo dunque note come le Eccelse Tre Leghe. Un altisonante nome utilizzato per definirle sin dagli albori, unitamente a “Rezia”, “Paese Griggione” e “Stato de’ Sig.ri Griggioni”, i cui stemmi singoli oggi compongono in modo congiunto il blasone dell’odierno Canton Grigioni.  

Per quanto riguarda la Lega Caddea (o della Ca’ di Dio) fu stipulata tra i cittadini che occupano la parte centrale e meridionale dell’attuale Cantone il 29 gennaio del 1367. Essa comprendeva Coira, i “Quattro Villaggi” (eccetto Haldenstein, che fu signoria fino al 1803) e la regione di Domigliasca, sulla sponda sinistra del Reno Posteriore (Hinterrhein), tra la confluenza con il Reno Anteriore (Vorderrhein) e l’imboccatura della valle dell’Albula –una zona che era di vitale importanza a quel momento per il controllo della strada che saliva al passo del Settimo. Parte della Lega era inoltre Obervaz, Bergün, la valle della Sursette (Surses) tra Sur e Bivio, l’Alta Engadina, la Val Bregaglia, la Val Monastero e la giurisdizione di Sottocalva in Val Venosta (la comunità di Poschiavo, precedentemente sottomessa a Milano, entrò a far parte della Lega nel 1408) . Un territorio il cui sigillo era costituito da uno stambecco, raffigurato poi anche sullo stemma.

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Stemma della Lega Caddea.

Il punto centrale della questione si collega, come per il confederati della Svizzera centrale, ai conflitti con il casato asburgico, desideroso di possedere i valichi alpini della regione. Per farlo, strinsero un accordo con il principe vescovo di Coira, Peter Gelyto -originario della Boemia e spesso a Vienna anziché nella sua residenza di Coira- che cedette l’amministrazione temporale della diocesi ed i relativi proventi, in cambio di una pensione annua. Per gli Asburgo detenere quest’autorità nel paese significava controllare le chiavi di accesso di tutta una serie di valichi di grandissima importanza per l’attraversamento delle Alpi centrali, i più importanti dei quali in quel momento erano quello del Lucomagno (tra la valle del Reno e la valle del Ticino) e quello del Settimo (tra la valle del Reno e il Lago di Como). Un atto al quale i sudditi del vescovo si opposero fortemente, una prima volta a Zernez nel 1365 e poi una seconda a Coira nel gennaio del 1367, quando poi i rappresentanti del capitolo della cattedrale, delle vallate e della città di Coira fondarono appunto la Lega Caddea, tramite la quale i componenti si giurarono fedeltà reciproca, facendosi carico dei debiti contratti dal vescovo e conquistando quindi un’ampia autonomia. Peculiare l’intenzione di non limitarsi solo all’urgenza di quella precisa situazione, ma anzi ebbero la volontà di riunirsi a scadenze regolari e di esercitare un rigoroso controllo sulla gestione del territorio, conferendo alla “Casa di Dio” sempre più il carattere di un’alleanza effettiva.

Nel corso del XV secolo, la Lega ampliò dunque i suoi territori e i delegati istituirono un Consiglio e un sovrintendente all’amministrazione della diocesi, cosicché ponendo sotto tutela il potere vescovile in modo coerente e costante nel tempo, si giunse poi ai cosiddetti articoli di Ilanz del 1524 e del 1526, che abolirono quasi completamente il potere temporale del principe vescovo e che furono il presupposto fondamentale per apporre i sigilli sul Patto federale, congiuntamente alle altre due Leghe (con le quali vi sono comunque attestazioni d’incontro già a partire dal Quattrocento per regolare questioni di politica estera).

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Stemma della Lega Grigia .

Antecedente alla nascita della seconda delle tre Leghe, vi fu invece un trattato risalente al 1395, grazie al quale venne istituita la “Part Sura” (parte superiore) e fatto un primo importante giuramento di unione, permettendo, cinque giorni più tardi, di includere anche i territori liberi della Surselva e quelli controllati dal conte Johann von Werdenberg-Sargans. La lega in quel momento comprendeva tutta la valle del Reno anteriore e poi, dal 1400, si alleò anche con Glarona, garantendo la sicurezza del transito verso sud dei commercianti e dei mercanti di bestiame glaronesi, nei passi del Panix, Lucomagno e Valserberg. L’intesa vera e propria però, che fondò la Lega Superiore – poi denominata Lega Grigia avvenne sotto un ormai celebre acero il 16 marzo 1424 nella località di Trun, tra le comunità dell’Hinterrhein, della Surselva e dell’Imboden, e sostanzialmente vide i baroni Ulrich II von Räzuns, Alberto De Sacco e l’abate di Disentis/Mustér Johannes di Ilanz che fu il principale promotore nella firma di un’alleanza perpetua con i delegati dei ventuno Comuni giurisdizionali delle valli del Reno anteriore e del Reno posteriore, sviluppatisi nel tardo Medio Evo a partire dalle signorie feudali, con il progressivo passaggio dei diritti della nobiltà al popolo. Quasi tutti questi Comuni erano costituiti da più vicinanze, che a loro volta rappresentavano comunità economiche autonome ed erano spesso identiche al comune parrocchiale. Quali alleati definirono dunque delle regole importanti, con l’obiettivo ad esempio di rendere sicure le strade, di permettere la ripresa del commercio e dei traffici e di ristabilire il funzionamento della giustizia. L’assassinio, l’omicidio, la rapina e il saccheggio erano severamente puniti dalle disposizioni che regolavano la pace del periodo, ossia la Pace territoriale. Entrarono a far parte della Lega anche le vallate del Reno posteriore, di Thusis-Heinzenberg, dello Schams e del Rheinwald; rafforzando quindi l’importanza strategica della Lega Grigia, giacché il suo territorio, oltre al Lucomagno, comprendeva ora altre importanti vie di transito verso sud come i passi dello Spluga e del San Bernardino. Trun divenne, inoltre, sede di un tribunale comune indipendente (l’ultima istanza d’appello nelle cause civili) composto inizialmente da 12 e poi da 15 membri, formando poi il cosiddetto tribunale dei Quindici. Solo la Lega Grigia in tutto il territorio grigione disponeva di un organo giudiziario centrale e di una legislazione civile unitaria.  

Come già menzionato, per mezzo di una rete di alleanze la Lega Grigia rafforzò la collaborazione nell’area delle Alpi retiche prima con parti della Lega Caddea (nel 1406 e nel 1425), poi nel 1440 con Coira e il Comun grande dei Quattro villaggi, mentre nel 1471 si consociò infine con la Lega delle Dieci Giurisdizioni, la terza appunto delle Eccelse Tre Leghe. 

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Stemma della Lega delle Dieci Giurisdizioni.

La Lega delle Dieci Giurisdizioni fu fondata a Davos l’8 giugno 1436. Avvenne ad opera esclusivamente dei delegati dei Comuni giurisdizionali (dunque senza la presenza di alcun signore feudale) di Klosters, Davos, Castels, Schiers, Sankt Peter, Langwies, Churwalden, Belfort, Maienfeld e Malans, i quali si promisero reciproca assistenza nella difesa dei diritti di ciascuno e si impegnarono a non concludere altre alleanze se non in comune, di poter ricorrere alla giustizia nel luogo di domicilio e di rinnovare ogni 12 anni il giuramento di fedeltà alla Lega. Il motivo di questa alleanza fu la dipartita del signore feudale della regione, il conte Friedrich VII von Toggenburg, deceduto il 30 aprile di quell’anno senza lasciare eredi, né testamento. Avendo la prospettiva di un futuro incerto e soprattutto nel timore di un’eventuale suddivisione del territorio o, peggio, della sua cessione all’Austria, i sudditi decisero dunque di unirsi (con il consenso di Elisabeth von Matsch, vedova di Friedrich VII) e solennemente si giurarono reciproco aiuto e solidarietà. Non fu tuttavia possibile evitare che il territorio venisse diviso e così la Prettigovia anteriore fu assegnata ai conti von Matsch, Maienfeld con Malans passarono ai baroni von Brandis e la maggior parte dell’area dei Comuni giurisdizionali della Lega passò sotto il dominio dei conti von Monfort, che poi vendettero le loro giurisdizioni ai von Matsch nel 1470, i quali a loro volta, sette anni più tardi, le cedettero ai duchi d’Austria; questi ultimi riunirono i vari possedimenti in un unico baliaggio, con otto giurisdizioni, amministrato da un balivo che in generale era originario del luogo e che risiedeva nella fortezza di Castels presso Luzein. Nel 1509 i von Brandis cedettero invece alle Tre Leghe la signoria di Maienfeld, che divenne pertanto contemporaneamente un baliaggio grigionese e si trovò nella strana situazione di partecipare indirettamente, essendo membro della Lega delle Dieci Giurisdizioni, alle deliberazioni su sé stessa. La popolazione della Lega, pur essendo sovrana nelle questioni politiche e nell’amministrazione locale, era anche subordinata all’Austria, che deteneva il diritto di amministrare l’alta giustizia e riscuotere i tributi; solo tra il 1649 e il 1652 fu possibile sottrarsi totalmente al dominio austriaco.
Come anticipato, si dovette attendere fino al 1450 per vedere un’alleanza completa con la Lega Caddea e al 1471 per quella con la Lega Grigia, le quali operarono militarmente insieme fino al 1486 per poi appunto costituirsi univocamente il 23 settembre del 1524, diventando il Libero Stato delle Tre Leghe, che disponeva della cosiddetta Carta della Lega, in cui veniva siglata una Costituzione comune. 

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Linea del tempo relativa alla creazione delle Tre Leghe retiche.

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La Carta della Lega sostituì dunque i vari accordi promulgati durante il XV secolo tra le Leghe -che come detto già collaboravano a livello politico in seguito alle incursioni congiunte in Valtellina del 1486/87 contro il Ducato di Milano e nelle battaglie che anticiparono tra il 1495 e il ’98 la guerra di Svevia- e in particolare sostituì il trattato del 1450 e quello del 1471.

Di primaria importanza furono anche i cosiddetti articoli di Ilanz (rivisti e aggiornati due anni più tardi), considerati quali leggi comuni alle Tre Leghe, che permisero di compiere un primo decisivo passo verso il rafforzamento della coesione interna. In questi articoli ad esempio si abrogarono la maggior parte degli oneri feudali, vennero progressivamente ridotti i poteri temporali del vescovo di Coira e aiutarono a garantire ai comuni parrocchiali la libertà di gestire democraticamente i propri affari interni. Non a caso nel Primo Articolo di Ilanz, datato 4 aprile 1524, si stilarono congiuntamente le disposizioni per l’organizzazione ecclesiastica, proprio perché il grande assente fu il vescovo di Coira, nonostante fosse paradossalmente il capo della Casa di Dio e principale signore territoriale della Lega Grigia. Così facendo, nello Stato delle Tre Leghe fu possibile l’introduzione della Riforma dal basso a partire dai singoli comuni. Dopo la Disputa religiosa di Ilanz avvenuta nel gennaio 1526, la Dieta comune dei Grigioni proclamò quindi il libero esercizio delle confessioni sia cattolica che riformata, cosicché spettasse ai singoli individui e comuni scegliere tra una delle due fedi. Tuttavia, sebbene l’ordinario diocesano fosse andato in esilio di fronte al dilagare della Riforma, va anche detto che la versione successiva della Carta della Lega, datata 1544, venne poi co-sigillata dal vescovo dell’epoca, Lucius Iter, che era pure cittadino di Coira.
In generale, comunque, i due Articoli di Ilanz (unitamente alla Carta della Lega), furono considerati alla base del diritto nazionale dello Stato delle Tre Leghe fino alla sua scomparsa nel 1798, sostituendo l’ordinamento giuridico -dunque il diritto ecclesiastico, il diritto pubblico e il diritto civile- fino a quel momento. La loro nascita venne indubbiamente favorita dall’Umanesimo, dalla Riforma e dal contemporaneo sviluppo delle rivendicazioni dei contadini in Germania, Tirolo e Svizzera (guerra dei Contadini). Fortemente influenzati dal contesto politico, sociale ed economico, gli articoli rifletterono quindi le trasformazioni della società feudale.

In sostanza, nel 1524 vennero promulgati 18 articoli, soprattutto contro gli abusi in ambito ecclesiastico, che contenevano già il nucleo della legislazione dello Stato in questo campo. Mentre nel 1526, le decisioni iscritte negli articoli furono ancora più radicali, abolendo definitivamente il potere temporale del vescovo e fornendo pieno riconoscimento alle rivendicazioni della popolazione rurale, che chiedeva maggiori poteri decisionali in ambito ecclesiastico (come la libera scelta del parroco, la soppressione delle pie fondazioni, la sorveglianza statale sui conventi, ecc.), così come la diminuzione dei tributi fondiari, la riduzione della decima maggiore sui cereali a un quindicesimo e soppressione della decima minore e altre imposte minori, che da allora poterono essere riscattate. Unica eccezione rimase il feudo ereditario che venne riconosciuto come una forma legale di affitto. Decisioni che chiaramente crearono le premesse ideali affinché la Riforma si diffondesse in molti Comuni.

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Immagine d’epoca relativa a una Dieta grigionese.

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Oltre alla prima Costituzione comune, anche gli articoli di Ilanz (nonché i successivi editti del 1526 e 1557, che sancirono il riconoscimento delle confessioni cattoliche e riformate nelle Tre Leghe e nei territori soggetti, ossia la libertà di coscienza) furono promulgati in un’occasione ben precisa: la Dieta comune dei Grigioni. Essa si traduceva nell’autorità suprema del Libero Stato, dunque l’assemblea più importante che veniva distinta dalle Diete interne delle singole leghe. La Dieta generale delle Tre Leghe veniva indetta una o due volte all’anno, seguendo la rotazione fissata nella Carta della Lega come segue: Ilanz-Coira-Ilanz-Coira-Davos. In questo caso ogni comune giurisdizionale a seconda della sua grandezza, inviava uno o due rappresentanti muniti di istruzioni, e di conseguenza, la Dieta generale contava 63 membri. Durante queste riunioni speciali, venivano sottoposti per iscritto tutti gli affari di politica estera e tutte le questioni che non erano trattate dalle istruzioni fornite ai delegati; le decisioni della Dieta venivano poi prese solamente a partire dallo spoglio delle risposte date dai vari comuni, le cosiddette “Mehren”, cioè maggioranze dei voti. Non solo però, poiché la Dieta generale era anche l’istanza grazie alla quale gli stessi sudditi potevano inoltrare le loro doglianze, così come, fino al 1603, questo fu l’organismo attraverso il quale venivano designati i detentori di cariche pubbliche.
Nei periodi che intercorrevano le sessioni della Dieta, i tre presidenti di ognuna delle Tre Leghe, da soli o assistiti da tre a cinque delegati per Lega, si riunivano poi per le questioni correnti nei cosiddetti Congressi o nel Congresso grande (Beitag), mentre le questioni religiose venivano trattate in assemblee separate per confessione.
La Dieta comune dei Grigioni venne infine abolita nel 1798 dall’Elvetica, sostituita poi nel 1803 dal Gran Consiglio del Cantone dei Grigioni.

Storia - L'aggregazione delle Tre Leghe

La Pulce nell’Orecchio 20.05.2023, 11:30

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