Filosofia e Religioni

Ciò che ci rende umani

Vito Mancuso parla della sua domenica: un tempo, un luogo non luogo da cercare all’interno di sé stessi, dove respirare e fermarci, riflettere e ritrovarsi. E sentire echeggiare la gioia

  • 19 aprile, 12:18
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Di: Carla Clavuot

La scuola di Atene è un dipinto esposto nei Musei Vaticani e rappresenta le sette arti liberali: grammatica, aritmetica, musica, geometria, astronomia, dialettica e retorica. Attraverso i ritratti dei più grandi pensatori della storia antica, Raffaello – l’autore del quadro – celebra la ricerca razionale. Non è un caso che la riproduzione di questo dipinto capeggi dietro la scrivania di Vito Mancuso, teologo e filosofo. Di arte, di razionalità, e di tutto quello che nutre l’animo umano ne ha parlato e scritto moltissimo, facendone il perno del proprio pensiero.

Nel suo appartamento bolognese non si può non venire investiti da un senso di calma, di seraficità: grandi finestre che danno sui tetti della città ma soprattutto librerie immense, stipate di tomi tutti rigorosamente pieni di etichette e annotazioni – i filosofi in ordine alfabetico, la storia divisa per editore. Dei Pensieri di Marco Aurelio tira fuori una delle quattro edizioni che possiede (la traduzione cambia!) e legge alcuni passi. “E’ un libro che bisogna avere, per poterlo tirare fuori e consultare quando serve. E serve” commenta, come riferendosi a un amico che è meglio tenere sempre al primo posto nelle chiamate di emergenza. Anche qui, non si tratta di un caso: tra i tanti filosofi e pensatori che affollano i suoi scaffali, sceglie di leggerci proprio le parole dell’imperatore romano illuminato, che si è distinto per l’avvedutezza di pensiero, la rigorosità dei principi etici, l’elogio continuo a quella razionalità derivata dal saper trovare dentro di sé un nocciolo di humanitas.

E la ricerca di questo nucleo imprescindibile dell’animo umano, questo seme luminoso che ci definisce come esseri senzienti e dotati di coscienza, è il centro dell’opera alla quale Mancuso ha dedicato la sua vita. Non ti manchi mai la gioia, l’ultimo libro pubblicato, è come la parte finale di un percorso iniziato nel 2007 con L’anima e il suo destino, in cui l’autore cerca di fornire le istruzioni non solo per ritrovare questo nucleo imprescindibile, ma anche per salvarlo. È in pericolo, infatti, intrappolato senza scampo nei meccanismi perversi dettati dall’ego, dalla modernità, dall’improvvisa assenza di una divinità – intesa come un qualcosa al quale assurgere, non come deità religiosa. Per Cliché Vito Mancuso ha parlato della sua domenica: un tempo, un luogo non luogo da cercare all’interno di sé stessi, dove respirare e fermarci, riflettere e ritrovarsi. E sentire echeggiare la gioia.

Ciò che ci rende umani

Cliché 10.04.2024, 21:55

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