Motori

Loris Kessel, le corse nel sangue

Oggi il pilota e imprenditore ticinese avrebbe compiuto 70 anni

  • 1 aprile 2020, 10:00
  • 9 giugno 2023, 23:40
Loris Kessel

Le sue passioni, i motori e l'hockey

  • Ti-Press

di Loris Prandi

Oggi avrebbe compiuto 70 anni, invece già da dieci non c’è più. Eravamo a Monte Carlo per il Gran Premio e fu un suo amico, il co-commentatore della RSI Andrea Chiesa, a darmi la triste notizia: Loris Kessel aveva perso la lunga battaglia conto il male incurabile che lo aveva aggredito quando era ancora pienamente attivo, in particolare con il "garage" (un’azienda-gioiello che aveva fatto diventare sempre più importante, anche grazie al legame con la Ferrari) e con il suo team, la Kessel Racing, struttura che ha permesso a tanti piloti professionisti e dilettanti di coronare il sogno di correre, con vetture Gran Turismo, su circuiti leggendari, e a lui di togliersi ancora tante soddisfazioni in pista, spesso proprio assieme ad Andrea.

Sull’onda di ottime prestazioni in Formula 2 e sulle orme di Silvio Moser e Clay Regazzoni, Loris era riuscito a metà degli anni Settanta ad affacciarsi al grande "Circus" e anche a corrervi (poco, per la scarsa competitività del mezzo e le controversie giudiziarie con il team britannico RAM); come Moser in precedenza, formò con Clay una coppia di ticinesi in Formula 1. Incredibile, oggi…

Ma la sua vita non si era fermata a quei giorni vissuti al fianco di tanti campioni noti in tutto il mondo. Si era lanciato con successo nel business, era rimasto nell’ambiente delle corse (pilota eclettico, aveva gareggiato anche alla 24 ore di Le Mans cogliendo un settimo posto assoluto!), aveva continuato a praticare molti sport, tanto che il suo fisico era rimasto asciutto. E in omaggio ad un pilota amatissimo (lo sfortunato svedese Peterson), che era stato tra i primi a soccorrere nel tragico via di Monza del ’78, aveva chiamato suo figlio Ronnie. Le corse nel sangue, in tutti i sensi.

Loris Kessel (1o aprile 1950 – 15 maggio 2010) riuscì a qualificarsi per disputare tre Gran Premi di Formula 1 nella stagione 1976 con una Brabham BT44-Ford Cosworth del team RAM. Il suo miglior risultato fu il 12o posto al GP del Belgio. In quell’occasione fece meglio in qualifica di Emerson Fittipaldi e Jacky Ickx.

F1, il ricordo di Loris Kessel (15.05.2010)

RSI Motori 01.04.2020, 08:00

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