4 giorni lavorativi, vacanze, part-time
Controcorrente

Il valore relativo e il peso diverso che oggi i giovani danno al lavoro

Di Antonio Bolzani

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  • 19.4.2024
  • 39 min
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Lavorare per vivere, non vivere per lavorare. Nella vostra vita quale importanza e quale valore date o avete dato al lavoro? Ne parliamo oggi, sulla scia di una tendenza, sempre più marcata ed accentuata, che indica che per i giovani realizzarsi nella professione non è più una priorità. Anzi, il tempo libero sembra prioritario rispetto ad eventuali carriere, salari alti, posizioni di spicco e prestigio personale. Vengono privilegiate la possibilità di finire presto la giornata, di avere ferie a sufficienza e di essere impiegati a orario ridotto. Per la generazione Z –cioè i nati tra il 1996 e il 2010- il valore, l’importanza, il significato e il peso del lavoro sono cambiati rispetto a quelli delle generazioni precedenti. I giovani di quella generazione vogliono inoltre essere percepiti positivamente e apprezzati, quindi cercano un ambiente di lavoro piacevole in cui non ci sia una forte pressione sulle prestazioni. Anche perché i grandi sogni, nel mercato del lavoro attuale, sembrano essere irrealistici. Dite la vostra in diretta allo 0848 03 08 08; oppure scriveteci via Wathsapp allo 076 321 11 13.

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