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Scienza e tecnologia

Nel mondo ci sono tre miliardi di utenti di smartphone, che trascorrono sempre più tempo chini sull'apparecchietto: una media di 3 ore e 45 minuti al giorno trascorsi su applicazioni come WhatsApp, TikTok, Instagram, Facebook, LinkedIn o Tinder. Ma perché le consultiamo in modo così compulsivo? Perché è così difficile resistere alle continue notifiche di WhatsApp? Qual è il vero ruolo del "Mi piace" su Facebook? Quali sono i rischi per la salute mentale associati a Instagram, in particolare per i giovani adulti? E quale impatto ha questo crescente utilizzo sullo sviluppo del nostro cervello? In laboratori di mezzo mondo, ricercatori specializzati in neuroscienze e psicologia stanno conducendo studi e esperimenti per comprendere l'influenza delle reti sociali sul nostro comportamento. Una cosa è chiara: dietro l'uso compulsivo delle reti sociali si nasconde una molecola che è diventata una star del mondo tecnologico - la dopamina, un ormai celebre neurotrasmettitore che svolge un ruolo chiave nell'apprendimento di nuovi comportamenti, ma anche nelle dipendenze. Una molecola essenziale che agisce all'interno del sistema di ricompensa del cervello, ma che ora viene messa in cortocircuito dai like, dai cuoricini e, in genere, dalle notifiche di tutte le nostre app. Volete saperne di più? Il giardino di Albert vi propone un documentario scientifico divertente e un po' pop che esamina con umorismo il modo in cui usiamo e ci comportiamo con le app. Benvenuti nel mondo della dopamina: per capire come i cosiddetti social sono progettati per creare dipendenza.
45 min
Cervi, caprioli e cinghiali compaiono improvvisamente sulla strada, rospi vagano sull'asfalto e finiscono schiacciati dalle auto, insetti si spiaccicano sui parabrezza. Molte specie animali attraversano le nostre strade lungo le loro rotte migratorie, causando spesso collisioni mortali per loro, ma a volte anche per conducenti e passeggeri: nella sola Germania, migliaia di persone rimangono ferite ogni anno, e fino a venti automobilisti perdono la vita a causa di incidenti con animali selvatici. In Svizzera ogni anno più di 100 persone rimangono ferite in incidenti che coinvolgono la fauna selvatica e sono decine i milioni di franchi di danno provocati da questi incidenti. La nostra rete stradale, in continua espansione, minaccia la sopravvivenza della fauna selvatica. Perché le vie di comunicazione non solo uccidono, ma tagliano e isolano gli habitat degli animali - e questo isolamento può causare un impoverimento genetico. Esistono soluzioni a questi problemi? Pianificatori stradali e ambientalisti cercano in tutti i modi di ridurre al minimo le vittime (animali e umane) e si sforzano di riconnettere gli habitat disgiunti, creando "cavalcavia verdi" e tunnel per rospi, ma anche ponti speciali per pipistrelli, passerelle per lontre, e radar per ungulati. Per la prima volta, questo documentario naturalistico mostra i successi e i fallimenti di varie misure ideate per garantire che gli animali selvatici possano attraversare le strade in sicurezza. Videotrappole e mesi di paziente osservazione rivelano sorprendenti immagini del comportamento degli animali selvatici sui nastri d'asfalto. Divertente ed emozionante, questa puntata del giardino di Albert illustra un problema nascosto e spesso negletto del nostro ambiente.
45 min
Fausto Casi è un collezionista, ex professore di elettrotecnica, che ha abbandonato l'insegnamento negli anni '70 per dedicarsi alla sua passione: le radio d'epoca. Luca Cableri è un appassionato di scienza, che dopo aver lavorato nel mondo delle aste, ha realizzato il suo sogno: creare una galleria di moderne mirabilia - una Wunderkammer - da proporre a collezionisti o facoltosi acquirenti. Trinity è lo scheletro di un Tyrannosaurus Rex che è andato all'asta, per la prima volta al mondo, a Zurigo nell'aprile del 2023. Sono tre storie che vi racconteremo nella nuova puntata del giardino di Albert, una puntata dedicata alla divulgazione scientifica, al ruolo dei musei e al collezionismo. Insieme a Cecilia Broggini e Christian Bernasconi, vi porteremo tra i corridoi del Museo di Storia Naturale di Milano, dove, lo scorso dicembre, è stata inaugurata "La sala dell'uomo", la nuova esposizione permanente che è stata concepita come un ambiente immersivo in cui cogliere gli elementi dell'evoluzione dell'uomo a partire da circa sei milioni di anni fa. Un'occasione, per noi, per capire come i musei siano chiamati a stare al passo con i tempi, con la ricerca e con nuovi pubblici.
46 min
L'Isola di Pasqua, al largo della costa del Cile, è una delle più isolate della Terra - eppure i suoi abitanti, i Rapa Nui, hanno lasciato un patrimonio eccezionale: abitazioni, altari cerimoniali, e soprattutto quasi 900 moai, le celeberrime statue giganti alte fino a cinque metri e sparse in tutta l'isola. Costruite presumibilmente tra il XIII e il XVII secolo, sono state scolpite in blocchi di tufo, una roccia tenera e friabile estratta dal vulcano Rano Raraku. Venivano poi posizionate sopra un ahu, una piattaforma fatta di basalto che fungeva da altare. Come hanno fatto i Rapa Nui a scolpire il basalto, una roccia vulcanica dura, con i limitati strumenti di cui disponevano all'epoca? E come hanno fatto a tagliare, modellare e trasportare i loro giganti di pietra che pesavano diverse tonnellate? Le risposte in questo affascinante documentario del giardino di Albert, che presenta anche altri aspetti della sorprendente società Rapa Nui, come le tecniche escogitate per coltivare i campi raccogliendo l'acqua con la roccia, le loro abitazioni più prestigiose, e addirittura un sito idraulico scoperto solo di recente e il cui significato rimane sconosciuto. Un avvincente viaggio nel mondo dei Rapa Nui, per scoprire il genio di questi antichi costruttori del Pacifico.
46 min
Nelle remote montagne del Giura, l'odierno documentario del giardino di Albert va - letteralmente - a seguire le tracce della lince, l'unico grande felino d'Europa. Insieme a Lorane, una giovane studiosa che si dedica alla protezione di questa specie a rischio d'estinzione, il filmato si interroga su come gli animali e l'uomo possano condividere il loro spazio vitale. Minacciata dal bracconaggio e dalle infrastrutture create dall'uomo (come per esempio le strade) la lince ha visto la sua popolazione e il suo habitat ridursi drasticamente. Uno dei principali successi dell'ONG di Lorane è la creazione di un rifugio dove raccogliere gli orfani rimasti soli quando la madre è stata uccisa accidentalmente o intenzionalmente. Ouhna è l'ultimo cucciolo di lince approdato al centro, e gli studiosi stanno cercando di affidarla alle cure della lince Viry, una sorta di "madre surrogata" per linci orfane, prima di rimettere Ouhna in libertà nel suo ambiente naturale Gli studi di etologia di Lorane e la passione che la spinge a salvare, se possibile, ogni lince presente sulle montagne del Giura, dipingono il ritratto di una donna affascinante interamente devota alla missione che si è scelta.
45 min
La luce: come sarebbe il mondo che ci circonda se non ci fosse la luce? Probabilmente nulla esisterebbe, nemmeno la vita stessa per come la conosciamo. Eppure, spesso e volentieri, la diamo per scontata; fino al momento in cui essa non c'è più. Quanto volte ci è capitato di andare a sbattere contro un mobile in casa o di infastidirci quando le strade sono poco o male illuminate? Ma cosa è la luce? Cosa sono i colori? E che utilizzi ne possiamo fare? Queste sono solo alcune domande a cui si darà una risposta in questa puntata del giardino di Albert. Lungo un viaggio alla scoperta di questa "amica" misteriosa che è luce, andremo alla scoperta anche di come l'uomo ha iniziato a maneggiare la luce. Come? Con i colori! Sin dalla preistoria, l'uomo ha cercato di immortalare il mondo che lo circonda; prima soffiando sabbie colorate sulle pareti e poi con le tecniche pittoriche più disparate. Eppure, prima di poter iniziare a porre su carta la nostra immaginazione, è necessario avere gli strumenti; e questi sono i pigmenti, in particolare quelli tratti dalla natura. Insieme alla Fondazione Alpina per le scienze della vita di Olivone andremo alla scoperta dell'affascinante mondo dell'estrazione di pigmenti. La luce, la nostra immaginazione e anche il nostro benessere psicofisico sono strettamente correlati in un concetto proprio della mente umana: la bellezza. Poche cose richiamano quell'emozione di estasi di fronte alla bellezza quanto quei paesaggi incredibili che la natura e il territorio ci offrono. In compagnia di Leonardo Azzalini andremo alla scoperta della scienza dietro alla protezione della bellezza delle nostre valli, della loro biodiversità e di come queste potrebbero evolvere in seguito al cambiamento climatico. La filosofia ci insegna che per trovare la conoscenza basta seguire la luce fuori dalla caverna. In questa puntata seguiremo anche noi la luce.
45 min
Ci sono questioni che ci accompagnano per una vita intera: perché siamo vivi? O meglio, cosa è la vita? Perché noi esseri umani siamo vivi, ma una roccia non lo è, nonostante siamo fatti entrambi di atomi? Queste forse sono tra le domande più affascinanti dell'esistenza umana. La risposta a queste potrebbe venire da una disciplina scientifica a molti quasi sconosciuta, o perlomeno, che richiama ricordi lontani dei banchi di scuola: la fisica; o meglio, la fisica della vita. E risponderemo a queste domande grazie al Professore proprio di Fisica della Vita del Politecnico di Zurigo, Thomas Michaels. Prima però di poterci imbarcare nel viaggio della scoperta della vita, scopriamo i mattoncini che formano l'universo intero e ciò di cui siamo fatti: la materia; e della teoria che se ne occupa: la fisica quantistica. A scuola ci è stato insegnato che la materia è composta da atomi; dagli elementi della tavola periodica: un elemento, un atomo, composto da protoni e neutroni. La fisica quantistica, però, prevede l'esistenza di particelle ancora più piccole di queste ultime: i quarks, gli elettroni e i neutrini. Nomi e particelle che ci svelano l'esistenza di un mondo affascinante quanto misterioso, dove le leggi della fisica traballano: il mondo quantistico. Quando si entra nel mondo quantistico, inizia a vacillare la nostra comprensione del mondo che ci circonda. Misteri incredibili, che causano ben più di un grattacapo anche alla mente più brillanti del nostro tempo. Tra questi misteri, c'è la gemella a lungo scomparsa della materia: l'antimateria. Le principali teorie della fisica moderna prevedono la presenza dell'antimateria in misura uguale alla materia, ma così non è: l'antimateria non la vediamo, non esistono antisoli o anti-pianeti. Allora, dove è finita tutta l'antimateria? I misteri non terminano qui, perché la materia compone certamene l'universo, ma non è l'unica cosa presente. I calcoli e le osservazioni dello spazio profondo mostrano che, là fuori tra le stelle, c'è dell'altro, qualcosa di cui non si ha la minima idea di cosa possa essere. Materia oscura, la chiamano. Ma cosa è, e perché sappiamo esistere senza però averla mai vista? Misteri su misteri, in questa puntata del Giardino di Albert ce ne sarà per tutti. E non solo, perché ne manca ancora uno, forse il più importante: cosa è la vita? Il giardino di Albert vuole scoprire anche questo.
45 min
A cento anni dalla sua morte, Gustave Eiffel rimane ancora oggi un simbolo intramontabile del genio architettonico francese. Nel corso della sua lunga carriera, questo visionario ingegnere ha realizzato più di cinquecento costruzioni in tutto il mondo. Ora, un secolo dopo la sua scomparsa, è il momento di riscoprire la vita e il lavoro di questo innovatore, di immergersi nel cuore delle sue opere meno conosciute, e di rivelare l'impatto globale che Eiffel avuto sull'architettura mondiale. Edificò la grande stazione ferroviaria di Nyugati a Budapest, un edificio maestoso in cui pietra e acciaio si uniscono per creare una nuova estetica. A Porto realizzò il magnifico ponte Maria Pia, il primo in ferro ad arco unico di 160 metri di campata, precursore dell'incredibile viadotto Garabit. A New York fu Eiffel a ideare l'ossatura necessaria per supportare la Statua della Libertà, un monumento leggendario che da più di 130 anni sfida i venti della rada di New York. E naturalmente a Parigi supervisionò la costruzione della celeberrima torre che porta il suo nome, da allora diventata una delle costruzioni più visitate al mondo. Con interviste a esperti, modelli tridimensionali, e riprese aeree mozzafiato, il Giardino di Albert vi invita a scoprire come Eiffel ha diffuso le sue conoscenze e competenze in tutto il pianeta, per rivivere insieme questo affascinante periodo storico e conoscere uno dei massimi geni del XIX secolo.
45 min
Magnifica desolazione
90 min
In questa puntata del giardino di Albert, i nostri Christian e Cecilia esploreranno un senso per certi versi ancora avvolto da alcuni misteri: l'olfatto. Grazie ad esso possiamo sentire gli aromi dei cibi, godere dei profumi, difenderci da una sostanza pericolosa o smascherare un ambiente insalubre. È il senso più strettamente e direttamente connesso con il nostro cervello e per questo motivo un determinato odore può letteralmente scatenare in noi una cascata di emozioni. L'olfatto però è stato per molto ... troppo tempo "dimenticato" da noi occidentali. Imbarazzati dal nostro stesso odore corporeo, ci siamo inventati mille modi per coprirlo, mascherarlo, eliminarlo. Ma facendo così abbiamo anche impedito una comunicazione interpersonale importante, che giocoforza passa anche dagli odori. Abbiamo voluto, in un certo senso, occultare - o forse dimenticare - la nostra "animalità". Oggi nuovi studi ci mostrano però l'importanza di questo senso, il quale necessita di ben quattrocento geni per funzionare - la vista ne ha bisogno di soli quattro! Chi ha perso l'olfatto a causa del Covid di sicuro si sarà accorto della tristezza di un mondo senza odori. Ospiti dell'Ideatorio di Cadro, i nostri conduttori si cimenteranno con un alambicco per produrre un olio essenziale in compagnia di Giovanni Pellegri, si destreggeranno tra provette di odori, puzze e profumi e accoglieranno la loro interlocutrice Anna Bogani, psichiatra e psicoterapeuta presso la Clinica psichiatrica cantonale a Mendrisio.
45 min