Ticino e Grigioni

Minacce a Dadò, condanna tardiva dalla politica?

A 24 ore dall’accaduto nessun partito aveva preso posizione ufficialmente - Le opinioni dei tre partiti che siedono in Governo con il Centro e quella del consigliere di Stato Raffaele De Rosa

  • 19 aprile, 18:31
  • 19 aprile, 20:43

Fiorenzo Dadò minacciato di morte

SEIDISERA 19.04.2024, 18:25

  • Tipress
Di: SEIDISERA/RSI INFO

“C’è profonda preoccupazione. Sono degli atti intimidatori di stampo malavitoso, che non appartengono alla nostra popolazione e alla nostra cultura e vanno assolutamente condannati e denunciati”.  Non va per il sottile il consigliere di Stato Raffaele De Rosa nel commentare l’episodio che da ieri è sulla bocca di tutti: la lettera anonima e il proiettile recapitati per posta al presidente del Centro Fiorenzo Dadò, che ha subito fatto un nesso con l’incidente della circolazione – da lui denunciato - che ha coinvolto il consigliere di Stato Gobbi.

“Anche voi come media – sottolinea De Rosa – avete una responsabilità enorme e potete mettere in risalto quanto questi atti siano da condannare e da denunciare. La politica ha certamente la sua dose di responsabilità e io intravvedo veramente il rischio di una frattura all’interno della società. Lo vediamo anche nel distacco del cittadino in occasione di elezioni e votazioni con un calo della partecipazione. E questo è una seria minaccia per il nostro processo democratico e per la nostra democrazia” ha aggiunto De Rosa.

Detto del ruolo dei media, su quello della politica una cosa va però segnalata: in Ticino - a 24 ore di distanza e al di là di qualche post sui social network - i principali partiti ticinesi non avevano ancora preso posizione ufficialmente sull’accaduto. In casi del genere, forse, ci si aspetterebbe una reazione più forte anche da parte della società e dalla politica. Oggi SEIDISERA ha sentito Fiorenzo Dadò che ha confermato di aver ricevuto tante telefonate di supporto e tanti SMS. Ma, appunto, gli SMS sono una cosa privata, e in un caso del genere ci si sarebbe verosimilmente potuti aspettare una presa di posizione pubblica. Da qui la volontà della RSI, a oltre 24 dall’accaduto, di sentire i vertici dei tre partiti che siedono in Governo con il Centro per capire come mai non hanno ancora reagito pubblicamente. 

PLR: “La condanna politica nonché sociale e civile è totale e anche la solidarietà”

Alessandro Speziali, presidente del PLR, è altrettanto chiaro: “La condanna politica nonché sociale e civile è totale e anche la solidarietà, tant’è che ho subito scritto a Fiorenzo: solidarietà per un atto che è assolutamente vile ed estraneo alla cultura di questo Paese. Per ora non abbiamo fatto una presa di posizione ufficiale ma evidentemente ne abbiamo discusso al nostro interno e ho subito preso contatto con il collega perché sono cose aberranti che non devono succedere”.

Ferma condanna anche del PS

Laura Riget, co-presidente del PS, ha sentito Dadò con il collega Fabrizio Sirica. “Condanniamo con fermezza – dichiara alla RSI – Abbiamo anche fatto un post su Instagram per ribadire la nostra vicinanza. Abbiamo privilegiato questo contatto personale rispetto a un comunicato pubblico. Con il senno di poi forse un comunicato stampa sarebbe stato adeguato. Non averlo fatto non vuole assolutamente essere un segnale. Purtroppo questo genere di episodi diventano sempre più frequenti e questo ci spaventa molto”.

La Lega: “Le minacce non fanno parte della nostra cultura politica e umana”

Alessandro Mazzoleni, vicecoordinatore della Lega dei Ticinesi esprime la massima vicinanza a Dadò. “Le minacce non fanno parte della nostra cultura politica e umana. L’indignazione per il silenzio su questa vicenda non deve essere monodirezionale, ma dovrebbe essere collettiva anche quando su presunte verità si costruiscono processi mediatici”.

A Dadò una lettera con proiettile

Il Quotidiano 18.04.2024, 19:00

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