Ticino e Grigioni

Lago di Como, tragedie e imprudenza

Una bambina dispersa nel ramo lecchese, in acqua senza saper nuotare - Al Tempio Voltiano divieto di balneazione sempre ignorato

  • 15 agosto 2023, 22:45
  • 22 agosto 2023, 12:52
Como
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A due giorni dalla morte del giovane egiziano tuffatosi presso il Tempio Voltiano a Como, un’altra tragedia del lago vede protagoniste persone di origine straniera. Una bambina senegalese di 11 anni risulta dispersa nel ramo lecchese, a Mandello del Lario. Si era tuffata con altre tre amiche, nessuna di loro sapeva nuotare. Le amiche sono state salvate dai bagnanti, lei invece è stata trascinata al largo. Il padre che le accompagnava aveva perso la moglie quattro anni fa. Tre giorni fa un 32enne di origini peruviane era annegato, sempre nel ramo lecchese, scivolando in acqua da un materassino per cause non chiare. Anche lui non sapeva nuotare.

A Como intanto il punto dove lunedi è avvenuta la tragedia dell’egiziano continua ad essere preso d’assalto da bagnanti, specie stranieri - compresi turisti del nord Europa - nonostante i cartelli di divieto di balneazione in varie lingue e i controlli delle forze dell’ordine con relative multe. In quel tratto di lago le acque sono chiaramente inquinate e le correnti insidiose per la presenza di un torrente. Ma la calura fino ad ora ha avuto la meglio.

Notiziario

Notiziario 15.08.2023, 22:10

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