Musica italiana

Proteggimi da ciò che voglio

I La Crus, trent’anni senza mai cadere nella nostalgia, fra eleganti canzoni d’autore macchiate di elettronica, tante cover spiazzanti e molti premi

  • 26 aprile, 07:36
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Di: Stefano Roncoroni

«La mia mamma mi diceva sempre “Ta set la mia crus!” quando ero piccolo, per cui mi sono detto, “mi sembra una figata!”. Mauro Ermanno Giovanardi, voce della band, ci spiega la nascita del nome “La Crus” semplicemente così, con il fatto che la mamma lo rimproverava spesso in dialetto milanese “Sei la mia croce!”. Ma “La Crus” è un nome che evoca molto altro: trasuda tanta latinità ma, allo stesso tempo, ha anche qualcosa di internazionale con quella tipica “s” finale: per un gruppo che voleva unire la miglior canzone d’autore italiana (Tenco e Ciampi) con dei tappeti di musica elettronica il nome era perfetto.

I milanesi La Crus vengono scoperti da molti una mattina del 1993, grazie ad una strepitosa cover della canzone “Il vino” di Piero Ciampi, eseguita in diretta alla trasmissione Tortuga di Rai Tre, con Manuel Agnelli al piano.

Nei quindici anni successivi, Mauro Ermanno Giovanardi, Cesare Malfatti e Alex Cremonesi (l’anima più invisibile del gruppo) sfornano sei album in studio e un live, raccolgo grandi consensi di pubblico e critica.

Crocevia

TSX 21.03.2001, 21:00

Nel 2008 si sciolgono. Dopo due reunion e dopo venti anni dall’ultimo disco di inediti, i La Crus tornano con un album: “Proteggimi da ciò che voglio”, meno sperimentale ed elettronico rispetto agli esordi, più contemporaneo e, assolutamente, non nostalgico.

«Questo disco è figlio di tutto quello che separatamente abbiamo fatto: non c’è nostalgia, non c’è un rifacimento di un qualcosa degli anni novanta» ci spiega Cesare Malfatti. «C’era del materiale ispirato che non era un “facciamo una reunion tanto per…”, perché se doveva esserci un ritorno doveva essere all’altezza!” aggiunge Giovanardi.

“Questa non è un’operazione nostalgia”

Turné 30.03.2024, 19:00

Il disco è stato presentato in uno show case nell’auditorio della RSI a Besso. Il debutto vero è stato però, alcuni giorni prima, in teatro, a Pesaro. Un debutto che ha lasciato il segno: «C’era veramente un affetto, un calore, io i primi pezzi ho avuto Il groppo in gola che non riuscivo a cantare cioè proprio è arrivata una botta di amore!», ci racconta Mauro Ermanno Giovanardi, quasi commosso.

La Crus - “Proteggimi da ciò che voglio”

RSI Concerti 28.03.2024, 23:39

  • Cesare Malfatti
  • Mauro Ermanno Giovanardi
  • Piero Ciampi

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