Lo scorso 25 gennaio una ricerca commissionata dalla Chiesa Evangelica in Germania (EKD), che prende in considerazione i casi dal 1946, ha fatto emergere più di 2000 abusi accertati, ma si crede che i casi siano quasi 10’000. Le vittime sono, per lo più, bambini con un’età media di 11 anni. Gli abusi sono stati perpetrati da pastori o personale ecclesiastico. “Segni dei tempi” - settimanale evangelico della RSI che si occupa di spiritualità, etica e diritti umani - ne ha parlato con la pastora valdese Eliana Briante, italiana, che da una quindicina di anni presta servizio presso la chiesa luterana di Ingolstadt, in Baviera.
“Lo scandalo emerso - ci racconta - ha fatto allontanare molte persone dalle nostre chiese e ha messo in discussione il nostro modo di relazionarci ai membri della chiesa. Dal 1976 - continua - c’è il pastorato femminile nella chiesa evangelica tedesca e questo, sicuramente, ha cambiato le relazioni tra pastori e pastore, tra i membri di chiesa e, forse, anche al modo di considerare cosa è un abuso, a una definizione più chiara, netta e stringente”.